Esiodo
Teogonia
A cura di Gabriella Ricciardelli
304 pagine
ISBN: 9788804705055
La Teogonia, uno dei testi fondanti della civiltà greca, racconta il Principio e la genesi delle divinità primigenie, sino al dominio di Zeus, dando a esse un nome. Genesi, cioè generazione, senza Creazione. Gli esseri primi semplicemente «vennero ad essere»: Caos, Terra, Tartaro ed Eros, «il più bello fra gli dèi immortali, / che scioglie le membra ». Di questi mattoni originari è fatto il cosmo, per Esiodo: sono essi che generano le entità successive: da Caos nascono Erebo e Notte, e da loro, unitisi «in amore», Etere e Giorno. Terra, d’altra parte, genera, «uguale a sé, Cielo stellato», affinché tutt’intorno la copra e per gli dèi beati sia sede sicura sempre. Soprattutto, la Teogonia inizia e termina con le Muse: «Le Muse eliconie cantiamo per prime», recita l’apertura del poema. Sono le Muse che ispirano Esiodo: a lui che «pascolava gli agnelli ai piedi dell’Elicona divino» esse hanno dato per scettro un ramo d’alloro, e impongono di cantare il «vero», perché egli glorifichi «ciò che sarà e ciò che prima è stato»: e di celebrare «la stirpe dei beati che sempre sono, ma di cantare loro all’inizio e alla fine sempre». L’inizio del mondo e l’inizio della poesia si toccano.