Il secondo volume delle Etiopiche di Eliodoro

Silvia Montiglio
― 23 Marzo 2024

Col Libro V comincia il lungo viaggio dei due innamorati e del loro protettore, Calasiri: da Delfi a Zacinto, poi verso l’Egitto passando per Creta, e dall’Egitto all’Etiopia lungo il corso del Nilo; un viaggio che, capovolgendo l’orientamento dell’Odissea, conduce i protagonisti dal centro della Grecia alla periferia dell’ecumene.

Il percorso è altrettanto accidentato e costellato di pericoli quanto quello di Odisseo, ma le minacce vengono dall’uomo più che dalla natura. Nessuno muore travolto dalle onde. Teagene e Cariclea invece rischiano la morte per aver affrontato la potente e lussuriosa Arsace, innamorata del ragazzo. Cariclea viene messa sul rogo, ma le fiamme si rifiutano di lambirla; Teagene è sottoposto a strazianti torture. In extremis i due vengono salvati da cavalieri persiani, e così riprendono il viaggio, ma vengono catturati ancora: questa volta, però, dal re d’Etiopia e padre di Cariclea.

Il destino li ha ormai presi per mano e il cielo si rischiara. Ma la suspense non si allenta, perché dopo la vittoria nella guerra contro i Persiani il re etiope conduce i due giovani nella sua patria per sacrificarli agli dèi.

È solo nell’ultima pagina del romanzo, dopo che Cariclea, in una scena di gran forza drammatica, ha rivelato la sua identità e dopo che il suo compagno ha dato prova di destrezza e coraggio in rischiose esibizioni atletiche, che la vicenda d’amore è coronata dal matrimonio e il romanziere che si è tanto nascosto si firma.


Silvia Montiglio è ellenista, studiosa di diversi temi e autori della letteratura greca e di quella romana. Si interessa anche della ricezione dei testi antichi nelle letterature moderne. Insegna Studi classici alla Johns Hopkins University. Tra le sue numerose pubblicazioni, Silence in the Land of Logos (Princeton, 2000) e Wandering in Ancient Greek Culture (Chicago, 2005).


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