Il Manicheismo
vol. I. Mani e il manicheismo
A cura di Gherardo Gnoli
520 pagine
ISBN: 9788804504061
Musicista e pittore, iranico di padre e di madre, Mani nacque nel 216 d.C. in Mesopotamia. La sua predicazione, che si definiva una «Religione della Luce» o «La Speranza di Vita», aveva origini cristiane, gnostiche, buddiste, zoroastriane e si fondava sull’esistenza di due principî opposti: il Bene Assoluto e il Male Assoluto. La sua religione si diffuse nell’Africa settentrionale, in Egitto, in Siria, in Dalmazia, in Gallia, in Spagna, in Arabia, in India, in Cina, coprendo un territorio più vasto di quello di qualsiasi altra fede. Poi egli venne perseguitato, imprigionato e condannato a morte: ma, ancora nel XIV secolo, cinque o sei milioni di manichei sopravvivevano in Cina. Questa grande raccolta in quattro volumi, pubblicata dalla Fondazione Valla, comprende scritti in greco, latino, arabo, turco, cinese, iranico, copto, siriaco, tra i quali le recentissime scoperte papiracee, che hanno completamente cambiato la nostra conoscenza del Manicheismo. Curata da Gherardo Gnoli, con la collaborazione di una équipe di studiosi specialisti delle diverse lingue, essa non ha equivalenti in nessuna lingua europea.
A cura di Gherardo Gnoli con la collaborazione di Luigi Cirillo, Serena Demaria, Enrico Morano, Antonello Palumbo, Sergio Pernigotti, Elio Provasi, Alberto Ventura, Peter Zieme