Il Manicheismo

vol. II. Il mito e la dottrina. I testi manichei copti e la polemica antimanichea

A cura di Gherardo Gnoli

Pubblicato il 11/04/2013
424 pagine
ISBN: 9788804549222
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Musicista e pittore, iranico di padre e di madre, Mani nacque nel 216 d.C. in Mesopotamia. La sua predicazione, che si definiva una «Religione della Luce» o «La Speranza di Vita», aveva origini cristiane, gnostiche, buddiste, zoroastriane e si fondava sull’esistenza di due principî opposti: il Bene Assoluto e il Male Assoluto. La sua religione si diffuse nell’Africa settentrionale, in Egitto, in Siria, in Dalmazia, in Gallia, in Spagna, in Arabia, in India, in Cina, coprendo un territorio più vasto di quello di qualsiasi altra fede. Poi egli venne perseguitato, imprigionato e condannato a morte: ma, ancora nel XIV secolo, cinque o sei milioni di manichei sopravvivevano in Cina. Questa grande raccolta in quattro volumi, pubblicata dalla Fondazione Valla, comprende scritti in greco, latino, arabo, turco, cinese, iranico, copto, siriaco, tra i quali le recentissime scoperte papiracee, che hanno completamente cambiato la nostra conoscenza del Manicheismo. Curata da Gherardo Gnoli, con la collaborazione di una équipe di studiosi specialisti delle diverse lingue, essa non ha equivalenti in nessuna lingua europea.

A cura di Gherardo Gnoli con la collaborazione di Carlo G. Cereti, Riccardo Contini, Serena Demaria, Sergio Pernigotti, Andrea Piras, Alberto Ventura